Prosegue la nostra indagine sulle grandi epidemie del passato. Dopo aver esaminato nelle prima tre uscite, il problema dell’origine divina, come nell’antichità si pensava, la dipendenza da animali, l’origine della quarantena, oggi tocca alla provenienza.
4 – Il virus che viene dall’Oriente
Il nuovo coronavirus è stato segnalato la prima volta a Wuhan, in Cina, e, poi, si è diffuso in Italia e in tutto il mondo, diventando una pandemia. Anche in questo caso l’arrivo da Paesi anche lontani del morbo non è una novità.
Claude Hannoun, virologo dell’Istituto Pasteur di Parigi, ha suggerito che dalla Cina provenisse pure l’influenza spagnola, che tra il 1918 e il 1920 spopolò il Vecchio Continente. Ipotesi supportata dallo storico canadese Mark Humphries, il quale trovò prove archivistiche di una malattia respiratoria identica che colpì la Cina settentrionale nel novembre 1917. E che, a suo dire, sarebbe stata portata in Occidente da lavoratori del Paese orientale mobilitati nella Prima guerra mondiale.
Ma la questione è ancora aperta, in quanto un rapporto pubblicato nel 2016 sul Journal of the Chinese Medical Association evidenziò prove che il virus circolasse tra gli eserciti europei ben prima dello scoppio della pandemia del 1918. «Sicuramente in Cina, nella provincia dello Yunnan», interviene Galassi, «si origina a fine ’800 l’ultima pandemia di peste. Con la successiva identificazione dell’agente patogeno, che prese il nome di Yersinia pestis. Fu in onore del medico svizzero Alexandre Yersin che lo scoprì (in contemporanea con il giapponese Shibasaburo Kitasato)».
L’origine africana
Altre epidemie dell’antichità, invece, sarebbero sopraggiunte dall’Africa. Tucidide sostiene che la peste di Atene ebbe origine in Etiopia. Così come, almeno secondo gli storici bizantini, l’epidemia di San Cipriano, che colpì l’Europa meridionale e parte dell’Africa nel 251 d.C., e la peste di Giustiniano, che dal 541 sconvolse Europa e bacino mediterraneo. La peste antonina (165 d.C.) fu, invece, portata nell’impero romano dalle legioni dell’imperatore che erano andate a combattere i Parti all’interno del loro regno, all’incirca l’area nord-orientale dell’attuale Iran.